Indicazioni DAD e valutazione


Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato una nota con le prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza, che sono in linea e in sintonia con le iniziative intraprese nelle scorse settimane dall'Istituto Casale.

 

Definizione di didattica a distanza

Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali: tutto ciò è didattica a distanza.

Questo esclude automaticamente «il solo invio di materiali e la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione» o che non prevedano un momento successivo di riflessione da parte del docente con gli studenti, tenendo conto che «la didattica a distanza prevede uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali».

 

Privacy

Occorre subito precisare che le istituzioni scolastiche non devono richiedere il consenso per effettuare il trattamento dei dati personali (già rilasciato al momento dell’iscrizione) connessi allo svolgimento del loro compito istituzionale, quale la didattica, sia pure in modalità “virtuale” e non nell’ambiente fisico della classe, è.
 

Ruolo di D.S., Dipartimenti e Cd; progettazione delle attività

Appare opportuno suggerire di riesaminare le progettazioni definite nel corso delle sedute dei consigli di classe e dei dipartimenti di inizio d’anno, al fine di rimodulare gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze.

A seguito di questo confronto ogni docente è chiamato a riorganizzare in modalità a distanza le attività didattiche, mettendo in evidenza i materiali per lo studio e i modi con cui si svolge l'interazione con gli alunni. Al Dirigente Scolastico e ai coordinatori di classe è chiesto di svolgere anche una funzione di raccordo, per evitare carichi di lavoro eccessivi, assicurare che il lavoro svolto dalla classe sia organico e supportare i colleghi meno esperti. Per evitare sovrapposizioni è bene fare riferimento al registro elettronico.

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Indicazioni per la scuola secondario di secondo grado

Per la scuola secondaria di primo e di secondo grado il raccordo tra le proposte didattiche dei diversi docenti del Consiglio di Classe è necessario per evitare un peso eccessivo dell’impegno on line, magari alternando la partecipazione in tempo reale in aule virtuali con la fruizione autonoma in differita di contenuti per l’approfondimento e lo svolgimento di attività di studio.

Inoltre per gli istituti tecnici «ove non sia possibile l’uso di laboratori digitali per le simulazioni operative o altre formule, che pure diverse istituzioni scolastiche stanno promuovendo, il docente progetta – in questa fase – unità di apprendimento che veicolano contenuti teorici propedeutici, ossia da correlare in un secondo momento alle attività tecnico pratiche e laboratoriali di indirizzo.

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Alunni con disabilità, con DSA, con BES non certificati

Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, il punto di riferimento rimane il Piano educativo individualizzato. La nota suggerisce ai docenti di sostegno di mantenere l'interazione a distanza con l'alunno e tra l'alunno e i docenti della classe. Qualora ciò non fosse possibile, si invita a mettere a punto materiale personalizzato, da fornire a distanza secondo modalità concordate con la famiglia. «E’ compito del Dirigente scolastico - si scrive - d’intesa con le famiglie e per il tramite degli insegnanti di sostegno, verificare che ciascun alunno o studente sia in possesso delle strumentalità necessarie».

 

Per quanto riguarda i Disturbi specifici dell'apprendimento, «Occorre dedicare, nella progettazione e realizzazione delle attività a distanza, particolare attenzione alla presenza in classe di alunni in possesso di diagnosi rilasciata ai sensi della Legge 170/2010, e ai rispettivi piani didattici personalizzati. La strumentazione tecnologica, con cui questi studenti già hanno di solito dimestichezza, rappresenta un elemento utile di facilitazione per la mediazione dei contenuti proposti. Occorre rammentare la necessità, anche nella didattica a distanza, di prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi». Mentre per gli alunni con Bisogni educativi speciali non certificati, «il Dirigente scolastico, in caso di necessità da parte dello studente di strumentazione tecnologica, attiva le procedure per assegnare, in comodato d’uso, eventuali devices presenti nella dotazione scolastica oppure, in alternativa, richiede appositi sussidi didattici attraverso il canale di comunicazione attivato nel portale ministeriale “Nuovo Coronavirus”.

 

Valutazione della Dad

E' altrettanto necessario che si proceda ad attività di valutazione costanti, secondo i principi di tempestività e trasparenza che, ai sensi della normativa vigente, ma più ancora del buon senso didattico, debbono informare qualsiasi attività di valutazione. Se l’alunno non è subito informato che ha sbagliato, cosa ha sbagliato e perché ha sbagliato, la valutazione si trasforma in un rito sanzionatorio, che nulla ha a che fare con la didattica, qualsiasi sia la forma nella quale è esercitata

La nota intende riconoscere il dovere di valutare da parte del docente e il diritto di essere valutato dello studente, ritenendoli elementi indispensabili per verificare l'attività svolta. Tale processo compete a ciascun insegnante, prendendo come riferimento i criteri del Collegio Docenti.

Nota prot. 388 del 17 marzo 2020.pdf

Ultima revisione il 26-02-2021